A un anno di distanza dalla prima non-stop televisiva dedicata al tema donne e lavoro, Le Fonti TV lancia una nuova maratona live per l’8 marzo 2022. Ospiti prestigiosi della politica, delle associazioni di settore, della cultura e dello sport commenteranno i dati relativi al gender gap che sono stati raccolti dall’Osservatorio permanente D&I del gruppo Le Fonti negli ultimi 12 mesi.
Le Fonti TV lancia una nuova maratona per l’8 marzo 2022, con un palinsesto live di 24 ore totalmente rivolto all’universo femminile.
L’evento, promosso sui social con l’hashtag #lefonti8marzo, catturerà tutto lo sforzo produttivo e giornalistico della redazione di Le Fonti Tv: doppio studio, servizi dedicati, contributi in esterna, 10 anchor capitanati dalla Head of Channel Manuela Donghi che si alterneranno alla conduzione.
Alla 24 ore, prenderanno parte ospiti prestigiosi come Elsa Fornero (ex Ministro del Lavoro), Teresa Bellanova (Senatrice ed ex Ministro delle politiche agricole), Cristina Dell’Acqua (scrittrice e Vicepreside del Collegio San Carlo di Milano) Michela Vecchi (founder Studio Legale Vecchi), Elena Caneva (Responsabile del centro studi WeWorld), Tatiana Biagioni (Coordinatrice Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano), Debora Pastore (Responsabile Comunicazione di Amundi SGR), Cristina Rustignoli (General Counsel Generali Italia) Alessandro Rosina (professore ordinario di Demografia dell’Università Cattolica di Milano) Marisa Errico (Direttore Medico dell’Ospedale Macedonio Melloni).
Insieme al contributo di manager, associazioni di settore, rappresentati delle istituzioni e studi legali, durante la lunga programmazione verranno resi noti i dati relativi al gender gap che sono stati raccolti dall’Osservatorio permanente D&I del gruppo Le Fonti negli ultimi 12 mesi, con l’obiettivo di segnalare le società più o meno virtuose di tutti i settori seguiti dal gruppo, attraverso Tv e riviste: assicurazioni, asset management, legal, società quotate.
Di empowerment delle donne, ovvero di valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili, si parla molto. È stata una delle parole chiave del 2021, presente al G20 e nel Pnrr, uno dei fil rouge della nuova strategia nazionale contro la violenza sulle donne, con misure come il reddito di libertà e il micro-credito di libertà per aiutare le vittime a rendersi economicamente indipendenti. Tanti i convegni, tante le azioni nelle aziende e le misure annunciate da parte delle istituzioni. Il 2022 dovrebbe essere l’anno in cui iniziare a raccogliere i frutti, a partire dalla messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Basterà?
Ma guardiamo ai dati. In Italia le donne che hanno perso il lavoro nel 2021 sono il doppio rispetto ai colleghi uomini, a causa di posizioni lavorative meno tutelate, difficoltà a conciliare con la cura della famiglia, e impiego nei settori più colpiti della crisi. Peraltro, l’uguaglianza di genere, è ormai entrata tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Unesco e nei target della Commissione Europea, nonché nell’agenda politica dei singoli Paesi, compresa l’Italia: è ormai riconosciuta universalmente come un fattore di crescita economica in grado di favorire la produttività, ridurre infortuni e assenteismo.
Il lavoro, dunque, come base per tutelare dignità e indipendenza. Ma, tra i molteplici ruoli che una donna si ritrova a interpretare ogni giorno, non c’è solo quello della professionista. Il talento femminile è un fattore determinante anche per lo sviluppo della cultura e dell’etica. Per questo, durante la maratona televisiva troveranno spazio tavole rotonde dedicate a donne che scrivono libri, si impegnano nel sociale, mettono le proprie abilità al servizio di arte e musica o eccellono nello sport come Arianna Fontana, che con l’oro nei 500 metri del pattinaggio short track agli ultimi Giochi invernali di Pechino, è diventata l’atleta italiana più vincente nella storia delle Olimpiadi.
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